Cosi scriveva il grandeLeonardo da Vinci
nel suo:
TRATTATO DELLA PITTURA
Dell'accompagnare i colori l'uno con l'altro, in modo che l'uno dia grazia all'altro.
" Se vuoi fare che la vicinità di un colore dia grazia all'altro che con quello confina, usa quella regola che si vede fare ai raggi del sole nella composizione dell'arco celeste, per altro nome iris, i quali colori si generano nel moto della pioggia, perché ciascuna gocciola si trasmuta nella sua discesa in ciascuno de' colori di tale arco..."
I tre colori primari da cui si ricavano gli altri colori sono il cyano, il giallo e il magenta.
La loro caratteristica principale è che nessuno dei colori primari può essere riprodotto con una miscela degli altri. Invece...
Il giallo + cyano = da vita al verde;
cyano + magenta = da vita al viola;
giallo + magenta = da vita all'arancio.
I colori così ottenuti si chiamano secondari.
I colori che si trovano agli opposti nel cerchio qui riprodotto si chiamano complementari
Ad esempio: Il giallo è complementare del viola.
Il cyano dell'arancio. Il blu dell'azzurro.
L'accostamento di due colori complementari li porta entrambi alla massima vivacità;
si formano i contrasti più netti possibili.
Il viola, l'azzurro, il blu sono colori freddi; il giallo, il rosso l'arancio sono colori caldi.
Leonardo scriveva in merito all'ombra.
" Il colore dell'onbra di qualunque colore sempre partecipa del colore del suo obietto, e tanto più o meno quanto esso obietto è più vicino o remoto da essa ombra, e quanto esso è più o meno luminoso ."
I colori complementari sono molto importanti nella rappresentazione degli oggetti, soprattutto per quanto riguarda la parte in ombra.
Infatti i complementari (giallo-viola, rosso-verde, blu-arancio), se mescolati tra loro, danno il bistro che serve appunto a rappresentare le ombre.
Non bisogna mai tentare di rendere le ombre col nero che mal rappresenta il colore dell'ombra tipica dell'oggetto rappresentato, come insegna Leonardo.
Misceleremo il colore dell'ombra con quello dell'oggetto in luce più il suo complementare: il risultato è quello che più si avvicina alle reali caratteristiche dell'ombra.
Ad esempio se abbiamo una mela rossa, per fare l'ombra mescoleremo il blu (colore freddo per le ombre), il verde (complementare del rosso) con il colore rosso della mela
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